Bambini e Covid: nuovo sintomo da tener sott’occhio

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Si chiama laringotracheobronchite ed è una infiammazione delle vie aeree che può sorgere nei bambini dopo aver contratto il Sars Cov 2 nella variante Omicron.  Gli scienziati del Boston Children’s Hospital hanno pubblicato un articolo di approfondimento sulla rivista Pediatrics.

Gli studi effettuati dimostrano come il manifestarsi di questa condizione si verifichi soprattutto nei bambini molto piccoli con meno di 2 anni. La laringotracheobronchite è una condizione di natura virale ed è caratterizzata da una forte tosse convulsa, con infiammazioni diffuse su trachea, bronchi, bronchioli e parenchima polmonare.

Nelle forme più gravi questa condizione può compromettere le capacità respiratorie: “Gli studi nei modelli animali – riporta Brewster – hanno mostrato che Omicron può colpire le vie aeree superiori in modo più violento rispetto ai ceppi precedenti. Questo potrebbe spiegare l’aumento di laringotracheobronchiti osservato nei bimbi positivi a SARS-CoV-2”.

Stando a quanto emerge dal lavoro, il 72% del campione analizzato era costituito da individui di genere maschile, mentre il 12% del gruppo analizzato è stato ricoverato in ospedale e il 5% della coorte, hanno richiesto le cure nei reparti di terapia intensiva. Come sottolineano gli scienziati, non si sono verificati decessi. Il 97 % dei bambini è stato trattato con desametasone, uno steroide con elevate proprietà antinfiammatorie.

“La maggior parte dei casi di laringotracheobronchite – spiega Brewster – può essere gestita in regime ambulatoriale tramite steroidi e cure di supporto. Il tasso di ricovero in questa coorte è stato però relativamente elevato, tanto che il nostro lavoro suggerisce che la variante Omicron potrebbe essere correlata a una nuova complicazione respiratoria nei soggetti più giovani. È pertanto necessario monitorare attentamente la salute dei bambini”.

Nei casi lievi, i genitori possono gestire le manifestazioni lievi di questa complicazione, semplicemente utilizzando un umidificatore o il vapore di una doccia calda.  Tuttavia, gli esperti consigliano vivamente, in caso di sintomi gravi come difficoltà respiratorie, tosse convulsa, dilatazione delle narici di portare il bimbo al pronto soccorso.

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